Vini dal centro sud

estratto da Incursioni in Puglia (Prima parte) di Ugo Baldassarre Pirro Varone Siamo a Manduria, la patria del Primitivo dolce…

Vini dal centro sud


estratto da

Incursioni in Puglia (Prima parte)

di Ugo Baldassarre

Pirro Varone

Siamo a Manduria, la patria del Primitivo dolce naturale, ma l’azienda non tralascia di riservare attenzione per Il Negroamaro, per il Minutolo ed anche per altri antichi vitigni. Nella gamma aziendale non manca, ovviamente, neanche il rosato, anzi ben due rosati, uno in versione ferma ed uno frizzante. Il primo, dal nome Scirocco per rimarcare il tipico refolo caldo estivo della zona, si presenta con un bell’abito cerasuolo particolarmente luminoso, aroma tipico-varietale di rosa canina e ciliegie mature, ha ingresso dolce, buona sapidità discreta tensione e retrogusto piacevolmente amaricante. Il secondo, Artù, si presenta invece nell’insolita veste buccia di cipolla, aromi minerali e floreali, e restituisce al gusto notevole sensazione di pungenza, ed infatti la conseguente salivazione ci conferma tutte le tre atmosfere di sovrappressione; la buona struttura e l’ottima pulizia di fondo caratterizzano questo sorso rosa. Le Vigne Rare – Fiano Minutolo Igt Salento 2011 rappresenta un’inconsueta interpretazione del bianco vitigno pugliese.

L’uva, colta con sensibile anticipo sulla piena maturazione, da un lato ha conservato una grande vena acida assumendo molto poco, dall’altro, il solito corredo fortemente aromatico caratteristico del Minutolo. Particolarmente minerale al naso, alla bocca è prevalentemente fresco e salino, con delicate sensazioni gustative di mela verde e oliva salmastra. Il Pirro Varone Primitivo Doc Manduria 2008 rappresenta la versione aziendale del potente vitigno pugliese: dal colore rosso cupo, ha sentori di amarene mature e confetture di more, con belle sfumature vegetali improntate a profumi di tamarindo e bacche di ginepro. Al gusto te l’aspetteresti più muscoloso, mentre invece si mostra lineare e persistente con il suo frutto maturo e i tannini ben levigati, di buon equilibrio e con ottimo controllo dell’alcol, ben distribuito per tutto il finale. Due le versioni di vini dolci naturali proposte dall’azienda, entrambe etichettate con il termine Tocy, un’anglicizzazione del vernacolare ‘ddoce. Il Tocy bianco è ottenuto dalla vinificazione del Fiano Minutolo, lavorato con vendemmia tardiva protratta fino a 20 giorni: qui i caratteri varietali sono ben presenti, con richiami al muschio ed al fieno, ma anche agli agrumi dolci, pompelmo rosa e fiori d’arancio.

Ottima l’acidità alla bocca, caratterizzata da buona struttura e da coerenza nello sviluppo del gusto, senza salti di beva, bel ritorno di agrumi e frutta secca. Il Tocy rosso, Primitivo dolce naturale, anch’esso segnato da un residuo zuccherino di 4 gradi alcol, è sicuramente tra le migliori espressioni della nuova Docg. Dal colore rubino scuro, si presenta all’olfatto con intensi profumi di viola, di mirtillo e frutta candita. Alla bocca non è mai monotematico o banale – aspetti pur frequenti, nella tipologia – ma anzi ha anche buona freschezza e sapidità. Il sorso è carnoso, opulento, i tanni vellutati ed il finale lunghissimo e potente.

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